Chiesa dei Santi Materno e Ambrogio

La costruzione della chiesa iniziò nel 1659 quando, dopo aver demolito la vecchia chiesa con il campanile e la sacrestia, l’abate Giuseppe Rainoldi fece costruire a proprie spese e sullo stesso sito una nuova chiesa più grande. I lavori sono durati a lungo con varie interruzioni. Nel 1728 fu completata la facciata mentre nel 1764 fu completato il pronao.
La chiesa, con orientamento est-ovest, si trova in posizione elevata rispetto al piano stradale e vi si accede tramite alcuni gradini che consentono l’accesso dal portale preceduto da pronao. La facciata è divisa in due ordini da cornici e nella parte inferiore è il portale preceduto da un pronao in pietra con colonne e un timpano con arco ribassato. Nell’ordine superiore, inquadrato da lesene, è presente un’apertura centrale con vetrate colorate e in alto la facciata è completata da un timpano con oculo centrale. Lungo il lato sinistro si eleva il campanile. L’interno è a navata unica con sei cappelle laterali, presbiterio e abside. Nella prima cappella di destra, con decorazioni in stucco, si trova sopra l’altare la statua di Sant’Antonio da Padova e sulle pareti laterali due ovali con scene della vita del Santo. Nella seconda cappella si possono vedere una pala d’altare in scagliola e il Crocifisso dell’Ottocento, oltre a due tele seicentesche raffiguranti Sant’Agata con un santo Abate e i Santi Materno, Narbore, Felice e Carlo Borromeo. Nella terza sopra l’altare con paliotto in scagliola è presente una tela con San Carlo Borromeo mentre le pareti presentano elementi in stucco. La prima cappella di sinistra è adibita a battistero, mentre nella seconda cappella di sinistra si trovano un confessionale ligneo seicentesco e una statua dell’Assunta del 1735, che probabilmente si trovava in origine nel vicino santuario di Sommaguggio. Nella terza cappella è presente un altare in stucco con angeli che incorniciano la pala raffigurante l’Addolorata, probabilmente seicentesca come il pulpito ligneo posto tra questa cappella e il presbiterio. Nei pressi dell’arco trionfale si trova anche il Crocifisso ligneo, probabilmente del XV secolo, anch’esso trasportato dal santuario della Madonna di Sommaguggio. Il presbiterio, delimitato da una balaustra e da alcuni gradini, è rialzato rispetto alla navata e presenta un altare in marmo e mensa, ambone e sedile ligneo. Le pareti dell’abside, con coro ligneo, furono affrescate nel 1964 da Mario Cornali con la rappresentazione, da sinistra a destra, dell’Annunciazione, dell’Annunciazione ai pastori, di Gesù nell’Orto degli Ulivi e dell’Annuncio della Resurrezione ai piedi donne.

Fonte: Ufficio Nazionale per i Beni Culturali ecclesiastici e gli edifici di culto e Servizio Informazione della Conferenza Episcopale Italiana

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